lunedì 19 maggio 2008

PARI OPPORTUNITA'.....SOLO PER ALCUNI

Il Ministro Mara Carfagna ha dichiarato, cito testualmente la Sua affermazione come pubblicata dal Corriere della Sera, «Penso che l'unico obiettivo dei Gay Pride sia quello di arrivare al riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, magari equiparate ai matrimoni. E su questo certo non posso esser d'accordo» e “Io credo che l'omosessualità non sia più un problema.…”. E' preoccupante che queste parole siano state pronunciate dal Ministro Italiano alle Pari Opportunità, un ministero che raccoglie in sé un forte senso di giustizia e democrazia: vorrei ricordare alla Ministra che il Principio di pari opportunità è contenuto nella Costituzione Italiana e precisamente negli Artt. 3, 37, 51 e 117. Il testo dell’articolo 3 della Costituzione recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” L’ attività del Ministero delle Pari Opportunità è quella di vigilare e garantire eguali opportunità per tutti quei gruppi socialmente discriminati, non si può e non si deve fare più riferimento solamente alle pari opportunità tra uomini e donne. La negazione del problema è un pericoloso sentiero da percorrere: è un dato di fatto che il cittadino omosessuale in Italia non possa godere del diritto alla formazione di una famiglia e di tutti quei diritti che discendono dal riconoscimento civile di un rapporto tra due persone: obbligo di assistenza, diritti successori, diritto di adottare i figli naturali del partner deceduto etc. Ma è sicuramente ancor più evidente che la manifestazione Gay Pride rappresenta e da voce anche a tutte quelle persone che vivono in Stati in cui agli omosessuali sono negati i diritti umani più basilari come il diritto alla vita. E’per questo motivo che la manifestazione deve avere riconoscimento e risonanza, si deve far sentire al mondo la necessità di tutelare le persone garantendogli l’esercizio dei diritti umani, si deve alzare la voce per far sentire che l’Italia non condivide certe discriminazioni e lotta per un mondo civilizzato al fianco dei suoi cittadini. Questo è il motivo per cui la Ministra Carfagna dovrebbe dare il patrocinio alla manifestazione e parteciparvi, come hanno fatto molte/i suoi colleghi prima di Lei.
Elena Bistocchi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le dichiarazioni del Ministro Carfagna sono proprio deludenti.
Ma a che servirebbe un Ministro delle pari opportunità?
Siamo sicuri che nel nostro paese l'integrazione degli omosessuali sia pienamente attuata, che tutti senza distinzione di sesso, razza religione...godono di uguali diritti, che non ci sia bisogno di un opera di sensibilizzazione verso un opinione pubblica sempre più omofoba e sessista? Io ho forti dubbi.
Penso che il problema sia stato affrontato con una superficialità che francamente mi preoccupa.

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