L’Associazione Ossigeno Onlus ha chiesto di incontrare il Presidente della Regione Umbria, il Sindaco di Perugia, il Presidente del Consiglio Comunale, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale ASL n. 2 ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia per un confronto sui temi relativi all’applicazione e le problematiche attuative della Legge 194/78, e su quanto espresso nel documento presentato al Consiglio Comunale aperto del 26 Marzo 2008 in cui venivano evidenziati quelli che secondo noi erano e sono i problemi nell’applicazione della 194 e i possibili interventi necessari a garantirne una efficace e completa attuazione.
Lo scopo è quello di far fruttare quella che è stata un'occasione straordinaria di confronto fra i rappresentanti istituzionali, le donne, le associazioni. Ed evitare che, terminata la discussione, tutto ritorni nell’oblio.
Agli incontri L’Associazione Ossigeno Onlus Comitato dell’Umbria chiederà di vedere approvate le sue richieste articolate nei seguenti punti:
A) che la Regione in collaborazione con il Comune Capoluogo isttituisca un’osservatorio che svolga un azione di controllo e raccolta dati sulle attivita’ consultoriali e l’applicazione della l. n. 194/78 nel territorio. l’osservatorio dovrebbe essere composto in maniera paritetica da istituzioni, operatori sociali ed associazioni con gli specifici compiti di relazionare e proporre soluzioni ai problemi riscontrati entro 7 mesi dalla sua costituzione. esso dovra’ porre l’attenzione sui seguenti temi:
- riqualificazione dell’area materno infantile in relazione alla funzione sociale dei consultori familiari come prevista della legge n. 405 del 1975;
- la funzionalità sul territorio del numero di consultori previsto dalla legge n. 34/1996 : un consultorio ogni 20.000 abitanti;
- l'effettivo funzionamento dei servizi che il consultorio familiare deve mettere a disposizione delle famiglie (spazi per adolescenti, consulenze per la coppia e per la genitorialità responsabile) anche attraverso la richiesta di una specifica voce nel bilancio regionale;
- verifica della sussistenza di una stretta rete di collaborazione tra le sedi consultori ali ed i presidi ospedalieri;
- il monitoraggio dell’attivita’ di IVG presso le sedi ospedaliere e sul numero degli obiettori di coscienza al fine di assicurare alle donne la possibilità di accedere in tempi brevi all’IVG attraverso un organico di medici non obiettori adeguato alle necessità territoriali;
- controllo sulla dichiarazione di obiezione di coscienza da parte dei medici e sulle attivita’ effettivamente svolte dagli stessi;
- verificare il quadro delle misure organizzative e tecniche adottate presso il polo unico ospedaliero silvestrini per assicurare la tutela della privacy delle donne;
- individuare l’adeguamento del rapporto tra le esigenze territoriali ed il funzionamento dei servizi consultoriali a tempo pieno e lo stanziamento di fondi volti alla realizzazione di tali servizi;
B) che si affermi la necessita’ del requisito della laicita’ dei consultori come elemento fondante a tutela della libera scelta delle donne.
C) che le istituzioni e gli enti preposti si adoperino al fine di facilitare alle donne l’accesso agli anticoncezionali di emergenza.
D) che nella Regione Umbria sia definito un capitolo di spesa per il funzionamento e l’attività dei consultori con fondi adeguati alle reali funzioni socio-sanitarie di queste strutture.
Avv. Elena Bistocchi
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