“Nel 1981, la prima riunione del movimento femminista dell’America Latina e dei Caraibi dichiarava il 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in memoria dell’uccisione delle sorelle Mirabal da parte delle forze di sicurezza del governo Trujillo, avvenuta nelle Repubblica Dominicana nel 1960. Nel 1999, le Nazioni Unite dichiararono il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel 1979 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (Cedaw), che richiede espressamente agli Stati parte di “adottare appropriate misure per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne da parte di qualsiasi individuo, organizzazione o entità”. Da quando la Cedaw è stata adottata, numerosi e significativi passi sono stati fatti nel riconoscimento e nell’attuazione dei diritti umani delle donne. Nel 1992, ad esempio, il diritto delle donne ad essere libere dalla violenza è stato sancito a livello internazionale con l’adozione, da parte del Comitato della Cedaw, della Raccomandazione generale n. 19 che definisce la violenza sulle donne una forma di discriminazione. Ma ancora molto può essere fatto, e la campagna “Mai più violenza sulle donne” di Amnesty International lo sollecita con forza. Accanto alla discriminazione (che è una delle principali cause, insieme alla militarizzazione delle società e ai conflitti armati, della violenza sulle donne) vi è anche l'impunità, che è la ragione per cui la violenza si perpetua. Fino a quando coloro che si macchiano di atti di violenza contro le donne continueranno a commettere i loro crimini impunemente, il ciclo della violenza non sarà spezzato. La violenza può avvenire in nome della tradizione, della cultura o della religione, arrivando anche nei luoghi più intimi e privati per mano degli uomini con i quali le donne condividono le loro vite. Discriminate nell’accesso ai diritti economici e sociali e ben lontane da una partecipazione piena ed eguale nella sfera politica e decisionale, le donne hanno ancora bisogno di sostegno.”
(Amnesty International)
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